El Salvador e i Bitcoin: cosa hanno in comune lo stato centroamericano e la criptovaluta per eccellenza?
Il presidente salvadoregno Nayib Bukele ha acquisito a nome della propria nazione 21 bitcoin, comprati il 21 dicembre, del ventunesimo anno del ventunesimo secolo. E ovviamente, la transazione è avvenuta ufficialmente alle ore 21 e 21 minuti in punto.
L’acquisto di criptovaluta, del valore di circa un milione di dollari, è testimoniata direttamente dall’account ufficiale Tweet di Bukele.
Got the receipt. https://t.co/WONLH85KIy pic.twitter.com/BDq076JNKa
— Nayib Bukele 🇸🇻 (@nayibbukele) December 22, 2021
El Salvador è il primo paese al mondo a scegliere il Bitcoin come moneta legale
Un comportamento bizzarro, ma non inaspettato visto i precedenti del paese. El Salvador infatti è la prima nazione al mondo ad aver scelto il Bitcoin come moneta legale. Dietro questo comportamento vi è il desiderio di abbandonare il dollaro statunitense e trovare una propria indipendenza monetaria.
In tal senso, Bukele e il suo governo sembrano aver mosso passi concreti, visto che la tesoreria di stato, ad oggi, detiene 1.141 bitcoin (inclusi quelli legati alla recente transazione). El Salvador prevede di investire in futuro altri 500 milioni di dollari nella criptovaluta.
Bitcoin City, obbligazioni e altre stranezze salvadoregne
Se il desiderio di sganciarsi dagli Stati Uniti e dalla relativa moneta può avere un senso, Bukele sembra essere andato un po’ oltre. Il presidente infatti, avrebbe intenzione di fondare una vera e propria città in onore della criptovaluta, ovvero Bitcoin City.
A rendere ancora più utopistica la nuova città, vi sarebbe una politica fiscale alquanto insolita. Stando a quanto affermato dall’eccentrico Bukele infatti, entro i confini cittadini non saranno applicate tasse su reddito e proprietà. La città, secondo le previsioni, dovrebbe basare la propria economia interamente sulla criptovaluta, con una particolare attenzione per la sostenibilità ecologica.
Zone residenziali e commerciali, ristoranti, un porto e persino un aeroporto. Aree verdi e nuove tecnologie dovrebbero alternarsi il tutto grazie all’energia geotermica che, almeno nei piani del presidente, dovrebbe sostenere il dispendio energetico legato al mining e alla sussistenza degli abitanti.
Tutto ciò, per quanto possa sembrare inverosimile, ha un certo senso. La zona individuata infatti, è caratterizzata da un’attività vulcanica piuttosto intensa. Bitcoin city dovrebbe sorgere nell’area del Golfo di Fonseca, grazie a fondi recuperati dal governo attraverso apposite obbligazioni.
Ma cosa pensa il popolo salvadoregno di questo progetto? Tra la gente sembra serpeggiare un certo pessimismo, tanto che si sono verificate diverse proteste anti-governative.
A livello internazionale poi, gli USA (che hanno forte influenza su buona parte degli stati centroamericani) non vedono di certo positivamente una nazione che cerca di abbandonare il dollaro e cerca di sganciarsi dalla loro influenza.